Al via, il 10 giugno 2022, la quindicesima edizione del “Campania Teatro Festival” diretto per la sesta volta da Ruggero Cappuccio
di Carlo Farina
Napoli - Una cosa è
certa, almeno in Campania il teatro non è in crisi, anzi è più che fecondo
grazie a questa quindicesima edizione del CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2022 che il
26 aprile scorso è stata ufficialmente presentata alla stampa, presso la sede
della Regione Campania. Per la sesta volta Ruggero Cappuccio dirige questa
importante manifestazione che, dal 10 giugno al 12 luglio, animerà la nostra
regione con ben 145 eventi distribuiti in 33 giorni di programmazione, con 9
sezioni, 52 debutti assoluti e 11 nazionali. Nato all’insegna della
eco-sostenibilità, il Campania Teatro Festival ha sempre riscosso il consenso
del pubblico e ha un’attenzione mediatica in costante crescita ma, rispetto
agli anni precedenti, questa edizione si rinnova con l’utilizzo di materiali
riciclabili per i supporti promozionali come ad esempio la riduzione di consumi
ed emissioni di CO2, la graduale eliminazione del materiale plastico e dell’impiego
della carta, l’uso della mobilità elettrica e la promozione del car pooling e
del car sharing; queste alcune delle
misure che saranno progressivamente adottate nel corso della programmazione
artistica. Realizzata con l’impegno concreto della Regione Campania e
organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, della quale è
amministratore unico Alessandro Barbano, la rassegna si svolgerà in alcuni dei
luoghi più belli e suggestivi del territorio campano, con un’attenzione
ribadita e rinnovata al talento di produzioni, registi e attori campani. Più di
1700 i lavoratori che saranno impiegati per questa edizione che vede come sede
principale degli spettacoli, come da positiva esperienza dello scorso anno, il
Museo e Real Bosco di Capodimonte, con l’allestimento di quattro palchi e con
la preziosa disponibilità del direttore Sylvain Bellenger. Pertanto, si potrà assistere
agli spettacoli nel Cortile della Reggia, sulla Terrazza della Palazzina dei
Principi, nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano e nelle Praterie del
Gigante, ma due importanti appuntamenti saranno ospitati anche all’interno del
Museo di Capodimonte. Gli altri eventi sono programmati al Teatro Grande di
Pompei, sul Lungomare e nel Piccolo Teatro Porta Catena di Salerno, al Teatro
Comunale di Caserta, nelle località Foresta di Tora e Piccilli (CE), a
Pietrelcina (BN), nel Teatro Colosseo di Baiano (AV), a Capaccio Centro (SA) e
nel palazzo Coppola di Valle Cilento (SA). A Napoli sono previsti spettacoli
anche nei teatri Mercadante, Politeama, Trianon, Nuovo e Sala Assoli, al Museo
Madre, nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, a Ponticelli e alla Sanità.
Il progetto, anche quest’anno, prevede inoltre, la redazione e la pubblicazione
di un’agile guida dei siti borbonici della Campania, curata dallo stesso Marco
Perillo, che sarà distribuita gratuitamente al pubblico presente gli spettacoli
del Festival. L’85% dei testi teatrali in scena al Festival
sono stati scritti da autori viventi e comprende ben 9 sezioni (Prosa
nazionale, Prosa Internazionale, Danza, Osservatorio, SportOpera, Musica,
Letteratura, Cinema, Progetti Speciali) i cui spettacoli sono programmati tra i
mesi di giugno e luglio; questi alcuni dei nomi che mi piace citare: Daniel
Auteil il 21 giugno al Mercadante, Christophe Lambert e Lauren Caron il 27 e il
28 giugno al Politeama, Charlotte Rampling il 9 luglio al Mercadante. Due
spettacoli del Festival, inseriti nella sezione dei Progetti Speciali, saranno
realizzati in collaborazione con il “Pompeii Theatrum Mundi”: al Teatro Grande di Pompei il 17 e il 18
giugno andrà in scena “Gloria”, scritto e
diretto da José
Montalvo, mentre il 24 e il 25 giugno si potrà assistere a “Due regine”, elaborazione drammaturgica, regia
e interpretazione di Elena Bucci e Chiara Muti. Confermata, anche per
quest’anno, l’oculata
politica dei prezzi dei biglietti molto bassi, bloccati infatti a 8 e 5
euro, con ingresso gratuito per le fasce sociali più deboli. I ticket saranno
acquistabili tra pochi giorni on line e il giorno della rappresentazione al
botteghino allestito sul luogo dell’evento. Il ricavato degli spettacoli del
progetto borbonico “Il sogno reale. I
Borbone di Napoli” verrà devoluto in beneficenza all’Ospedale
Santobono di Napoli. Questi alcuni degli aspetti di un festival incredibilmente
allargato e che, seppur intitolato al “teatro” inteso come forma d’arte dalla
quale si può arrivare a tutte le 9 sezioni citate, ha una valenza decisamente
variegata, nelle quale possiamo ritrovare di tutto e di più, che sia
ricollegabile all’ambito culturale e quindi artistico; uno sforzo notevole per
gli organizzatori che hanno dovuto lavorare con grande impegno e nobile
partecipazione, coadiuvati da un grande regista, e non solo di spettacoli
teatrali e/o di film (Il sorriso di San Giovanni), ma anche un lucido e attento
divulgatore di arte e cultura che riesce a realizzare, con la sua immensa
preparazione artistica, filosofia, storica e umanistica, uno splendido ed
efficace festival, come questo. L’appuntamento è pertanto fissato per il 10
giugno nel Cortile della Reggia di Capodimonte con il nuovo spettacolo di Lina
Sastri, che aprirà ufficialmente il Campania Teatro Festival 2022.
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